Laghicello Croce di Paola
3 marzo 2024
Sentiero adottato CAI 430
3 dicembre 2023
Colloreto_Patriarca Pollino
1 ottobre 2023
Festa della montagna 2023
3 settembre 2023
17 18 giugno 2023
Dolomiti Lucane
Tramonto Monte Cocuzzo
1 aprile2023
Ciaspolata notturna
4 marzo 2023
8 gennaio 2023
Sella Ripollata - Sila
La Montea - Pollino
16 ottobre 2022
Festa della montagna 2022
Cai Serra Pedace
29 maggio 2022
Madonna del Pollino - Serra di Crispo
Escursione Vesuvio
8 maggio 2022
20 marzo 2022
Monte Curcio - Camigliatello
Ciaspolata notturna Ariamacina
12 febbraio 2022
Ciaspolata 9 gennaio 2022
Monte Scuro - Serra Stella
14 novembre 2021
Monte Sellaro - Pollino
Vesuvio
10 ottobre 2021
Pietra dell'Altare
3 ottobre 2021
20 giugno 2021
Pratopiano
Sentiero dei briganti - Cotronei
1 dicembre 2019

Escursione 8 maggio 2022

Parco nazionale del Vesuvio

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Gita fuori porta del 7 e 8 Maggio 2022. Visita alla Reggia di Caserta e escursioni nel Parco Nazionale del Vesuvio (sentiero del Gran Cono e Valle dell'Inferno). Un weekend semplicemente meraviglioso. Un ringraziamento a tutti i partecipanti e soprattutto ai soci organizzatori.
Un intreccio di storia, natura e arte
E si, perché in molti casi le tre tipologie coincidono, e questa è una di quelle volte. Nomi importanti hanno attraversato il territorio campano. Plinio, Carlo di Borbone, Thomas e John Cook, Napoleone, Vanvitelli, Murat, Garibaldi.
La natura ha inizio circa 17000 anni fa, la storia il 79 a.C. e l’arte il 1752. Le datazioni delle prime eruzioni del Monte Somma vengono datate, infatti, tra ai 17000 e i 4000 anni fa; questo riportano le rocce che componevano il vecchio vulcano. Il monte Somma, di cui ora ammiriamo la corona a nord dell’attuale cima, è quel che rimane della vecchia montagna. La sua circonferenza si calcola si stata si quasi 5 km dopo le prime eruzioni e la sua vetta doveva sfiorare un’altitudine di 3000 metri sul livello del mare. Quello che vediamo oggi è la rimanenza dell’esplosione del 79 a.C., appunto, quando inizia la sua storia. Fu proprio Plinio il giovane a raccontarla: quella storia che oggi conosciamo come l’eruzione del Vesuvio e il disastro che arrecò a Pompei ed a tutta la vallata intorno ad esso. In questa data nasce il Vesuvio, dai resti dell’antico vulcano. È qui che nelle successive eruzioni è andato a costruirsi un nuovo cono alto 1280 mslm con un diametro di 450 metri. La storia del Vesuvio è lunga, furono i Cook a renderlo famoso. Thomas pastore e costruttore inglese prese in mano la funivia, costruì un hotel e un osservatorio (il primo in tutta Italia). La funivia, distrutta più volte, venne in realtà costruita da Ernest Emmanuel Oblieght ma in seguito venne acquistata da Thomas Cook nel 1886 che la ammodernò, la prolungò e la fece conoscere al mondo. A suo tempo l’unica funivia che saliva lungo il fianco di un vulcano attivo. L’attività del Vesuvio non gli rese la vita facile: più volte distrutta e più volte ricostruita, ma a causa della Seconda Guerra Mondiale e dei costi di manutenzione Cook nel 1947 fu costretto a venderla. Si è tentato più volte negli anni di riportarla agli antichi sfarzi, fino al 1984, quando chiuse definitivamente.
Il Vesuvio ha il suo fascino, non solo per il suo magnifico cono, ma anche per la sua valle che mostra i segni delle varie eruzioni. La cresta del Somma con Punta Nasone, Occhio del diavolo e le colate del 1944, i Cognoli di Levante e lo Spacco della Lava dovuto ad una crepa della colata lavica lunga circa 80 metri sono parte di quei luoghi che lo rendono affascinante. Il nome della valle è azzeccato: Valle dell’inferno. Passeggiare in questo pezzo di terra fa credere quasi di non essere sulla terra, ma in quei film di fantascienza su lune lontane. Il terreno è ricoperto quasi interamente da pomici con macchie di vegetazione rinata dopo le fiamme che il grosso incendio del 2017 ne ha bruciato quasi tutto il territorio, che ne porta nettamente i segni. È in questo scenario che domenica 8 maggio il CAI di Serra Pedace si è addentrato dopo una prima visita sul più conosciuto Sentiero N5, quello del Gran Cono. La discesa nella valle dell’Inferno è meno percorsa ma il sentiero che parte dal Rifugio Imbò arriva fino ad Ottaviano. Il nostro percorso naturalmente non prevedeva la discesa ma un affaccio con panorama e ritorno. Il sentiero si snoda tra la cresta del Somma e la parete est del Vesuvio a circa 800 mslm e terminata con l’affaccio sulla vallata ad est proprio sullo Spacco di Lava e della lava “a corda” formata da una colata molto liquida che solidificandosi è andata a presentare una superficie molto ondulata che richiama la forma di una corda che si arrotola su sé stessa.
Il Vesuvio è il punto nevralgico di tutto il territorio da Napoli a Caserta. Proprio quest’ultima è diventata famosa all’ombra del Vesuvio per un re, Carlo, poi Carlo III di Spagna, che voleva rendere il Regno di Napoli e importante e florido come Versailles e la Francia. Il sogno d’arte nasce nel 1751 quando Carlo appena trentaseienne affida al grande architetto Luigi Vanvitelli il progetto del nuovo palazzo. Il palazzo sorgerà in una zona di campagna per far si che intorno ad esso cresca una nuova città ex novo che si rifletta al palazzo stesso. Vanvitelli progetta in un anno palazzo e giardini all’italiana al cui centro, perpendicolare all’immensa struttura, una fontana lunga 3 km, la cui acqua nasce dal Monte Taburno e trasportata da un acquedotto per 38 km fino a sfociare nella cascata di Monte Briano di fronte la reggia, ne padroneggia il panorama. Il fabbricato è immenso. Il progetto prevede più di 1200 stanze con 1742 finestre, uno scalone con marmi variopinti, una cappella, un teatro, un enorme vestibolo, una pinacoteca, un archivio, una quadrieria e quattro identici cortili, il tutto in 44000 metri quadri. Il 1752 viene posata la prima pietra, ma appena 7 anni dopo Carlo diventa Re di Spagna a causa della morte del fratellastro Ferdinando VI e lascia il Regno di Napoli al figlio Ferdinando di 8 anni. È proprio lui a continuare l’opera del padre favorendo le maestranze locali e sviluppando un nuovo gusto dell’arte. Alla morte di Luigi Vanvitelli è il figlio Carlo a continuarne il progetto. La Reggia verrà inaugurata il 1774 già abitata ma non ancora interamente conclusa. L’opera venne terminata nel 1845 da altri architetti dopo la morte di Carlo. Negli appartamenti si nota nettamente la differenza dell’ala destra chiamata appartamento vecchio, e quella di sinistra che è stato l’appartamento nuovo. Nel palazzo passarono Murat, durante la conquista francese, Garibaldi durante la conquista del sud Borbonico. Nel palazzo vi è il primo ascensore della storia, ovvero un montacarichi per salire i cibi dalle cucine alle sale da pranzo. Nel grande scalone sono stati girati tantissimi film importanti da Star Wars di George Lucas, Angeli e demoni di Ron Haward, Mission Impossible III di J.J. Abrams e tanti altri.
Un vero week end tra storia, arte e natura.